Balotelli a Fedez: “Mourinho? Ebbi un diverbio con lui, scesi dal pullman e andai a casa”
Mario Balotelli, attaccante attualmente in forza al Sion, è stato ospite nel famoso podcast YouTube condotto da Fedez, Muschio Selvaggio. Tanti sono stati i temi affrontati dall’ex Inter e Milan, incalzato dalle domande del cantante. Dal rapporto con Roberto Mancini e con José Mourinho fino ai problemi di salute che lo hanno costretto in ospedale, passando per il calcione di Francesco Totti.
L’intervista di Balotelli a Fedez: da Mourinho a Totti
“Guardavo le videocassette di Ronaldo, Romario e di altri fenomeni. Poi andavo in garage e provavo a fare le stesse cose. Fare il calciatore non è mai stato un obbligo, volevo riuscirci ma mia madre mi mandava comunque a scuola. Ho avuto un’infanzia complicata: quando sono nato sono stato due anni in ospedale, per un problema all’intestino. Poi ho avuto la situazione dell’affidamento, che mi ha condizionato caratterialmente”. Così Mario Balotelli ha cominciato la sua intervista con Fedez.
“Non ricordo il giorno esatto in cui sono entrato in prima squadra. Quando ci arrivi trovi veterani come Materazzi, che mi ha sempre aiutato. C’era la semifinale di Champions con il Barcellona: sono entrato bene in campo, poi ho sbagliato una o due palle e San Siro ha cominciato a fischiarmi. Amavo tantissimo l’Inter e ci sono rimasto male, ho avuto quella reazione di gettare la maglia. Marco mi rincorse negli spogliatoi e mi rimproverò, come fa un padre con un figlio. Da parte loro è stata una reazione esagerata, ma anche da parte mia. Se succedesse oggi la prenderei con il sorriso”, ha detto sul suo primo periodo all’Inter.
Poi su Mourinho: “Lui è simpaticissimo, ho avuto un bel rapporto con lui. A volte ha un carattere difficile da gestire. Ora vi dico una cosa che non sa nessuno: eravamo ad Appiano per partire per Catania ed ebbi un diverbio con Mourinho. Ricordo solamente che sono sceso dal pullman e che me ne sono andato a casa”. Balotelli ha proseguito ricordando il calcio subito da Totti: “C’erano state altre partite in cui avevo detto ai tifosi della Roma di stare zitti, lui ce l’aveva con il mister che non l’aveva fatto giocare, non con me. Era nervoso, aveva fatto brutti interventi anche sui miei compagni. Lì dovevo fare la sceneggiata, ma non mi ha fatto così male. Poi abbiamo parlato, lo rispetto tantissimo. Gli ho anche scritto: Francé, perché mi hai dato il calcio? E lui mi rispose: non ti ho nemmeno preso bene…”.
L’intervista è proseguita quando Super Mario ha ricordato il periodo nel Manchester City: “Con Mancini avevo un grande rapporto. C’è stato un episodio in cui feci un fallo in allenamento e lui si arrabbiò, ma finì lì. Il tacco davanti alla porta? Tutti si chiedono perché lo feci, ma la risposta sta nel video stesso. Si sente un fischio, pensavo che il gioco fosse fermo. Davanti la porta sono sempre serio, ceco sempre di fare gol”. Infine Balotelli ha svelato la sua fede calcistica e un aneddoto su Mino Raiola: “Amo l’Inter, ma dentro sono un tifoso del Milan. Mino mi diceva sempre che Messi e Ronaldo avevano così tanti palloni d’oro solo perché io giocavo al 20%, altrimenti sarebbero stati miei”.
Poi un retroscena sul mancato arrivo alla Juve: “C’era un’offerta della Juve dopo l’esperienza al Manchester City. Avevo già incontrato Conte e la dirigenza bianconera. Raiola, però, chiamò Galliani, gli disse che c’era questa offerta e andai al Milan”.