Lazio, Sarri: “Mentalità? Ci manca tutto. Ho avuto la sensazione che la squadra abbia mollato”
Si conclude la notte europea anche per la Lazio di Maurizio Sarri. La squadra biancoceleste ha terminato il match di ritorno contro l’AZ Alkmaar sul risultato di 2-1, che pone fine al cammino in Conference League. Una partita molto dispendiosa per la Lazio, che dovrà immediatamente rimettersi in carreggiata in vista del derby contro la Roma. Grande sfida prevista per domenica 19 marzo alle ore 18:00. Di seguito, ecco le dichiarazioni dell’allenatore Maurizio Sarri nel post partita.
AZ Alkmaar-Lazio, l’intervista post partita di Sarri
Maurizio Sarri inizia la conferenza con un passaggio sulla gara d’andata: “Può essere che loro siano più forti di noi, oggi avevano più energie, vigore e aggressività. Noi siamo usciti sull’1-1 dalla partita, come se abbiamo smesso di crederci. Incomprensibile, mancavano 55 minuti e con un gol saremmo andati ai supplementari. La sensazione che ho avuto che la squadra abbia perso le speranze di passare il turno”.
Sulle sostituzioni e il derby: “Erano preventivati, si trattava di calciatori che hanno accumulato minuti negli ultimi mesi. Era difficile pensare di fargli fare 120 minuti, c’era la possibilità dei supplementari, la gara era 1-1, si voleva correre il rischio di fargli giocare 120 minuti. Era solo per quello. Come esce la Lazio?Esce sicuramente stanca mentalmente, fisicamente. Piena di acciacchi, è inevitabile. Dobbiamo arrivare alla prossima con un’energie nettamente diversa. Se non è possobile dal punto di vista fisico, va fatto dal punto di vista nervoso e mentale, non possiamo il derby come stasea. Vediamo se in 2 giorni si riesce a ricaricare le energie positive per esprimerci in modo diverso”.
Sarri conclude con queste parole: “Mentalità europea? Ci manca tutto. Le partite in Europa sono queste, c’è un’intensità superiore. Semplice considerazione: l’AZ ha l’Under 19, ha fatto 5 gol al Real. Può dire che hanno una base solidissima. Questo non vuol dire che tutti gli anni abbiano una squadra forte, ma incappano una generazione forte. Hanno una struttura, noi dobbiamo crescere su tutti i punti di vista. Mentale e fisico, nella capacità di giocare ogni 3 giorni e rimanere sui livelli buoni, senza sbalzi di rnedimento. Ci manca tanto per essere competitivi in Europa. Ma prima bisogna cominciare a essere competitivi in Italia per 3-4 anni di fila”.