Leadership. Non sempre da giovani è facile entrare in prima squadra. C’è chi lo fa gradualmente, c’è chi ha bisogno di molto tempo o non è pronto, e infine chi, come Giorgio Scalvini, riesce ad essere uno dei fulcri sin da subito. Giocatore super duttile e disponibile, si è reso protagonista delle ultime due stagioni dell’Atalanta in Serie A, con Gasperini che più volte ha affermato di stravedere per lui. Il difensore sta diventando sempre più un leader dei nerazzurri, i quali molte volte si sono aggrappati alle sue qualità. Scalvini ha anche rilasciato un’intervista alla Gazzetta dello Sport, parlando della stagione dell’Atalanta, di mercato e non solo.
Il difensore ha inaugurato l’intervista con una domanda sul mercato, rispondendo ai vari interessi di squadre italiane e non: “All’Atalanta sto benissimo, magari in futuro arriverà un giorno in cui dovrò preoccuparmi del mercato, ma dipende dal presente”, ha risposto.
Dopodiché, su Gasperini e Mancini, il classe 2003 ha affermato: “Una frase che mi ha colpito da parte loro si rifà al fatto che mi hanno detto che, pur essendo giovane, mi avrebbero trattato come un trentenne”.
Poi, Scalvini si è concentrato sull’Atalanta a livello globale, analizzando la partita in programma lunedì sera contro la Roma: “Spero possa dire che è tornata l’ora di vincere davanti ai nostri tifosi. All’andata ho segnato il gol decisivo ma poi mi sono fermato perché ho iniziato a giocare in difesa. Sarebbe però molto meglio se segnassi di più“, ha detto.
Infine, un aneddoto su Hojlund, con il difensore che ha raccontato: “Quando è tornato dopo i 5 gol in Nazionale gli ho detto di non montarsi la testa, ma lui sa cosa fare”.