Atalanta, Kolasinac: “Qui voglio giocare tutte le partite e vincere un trofeo”
Kolasinac, difensore bosniaco dell’Atalanta, ha parlato in un’intervista ai microfoni di Tuttosport nella giornata del 19 gennaio. Il calciatore si è focalizzato sulla sessione di mercato passata, ma anche sui suoi obiettivi e del suo futuro con la squadra di Gasperini.
L’intervista di Kolasinac
Il bosniaco ha esordito così nell’intervista: “Ho una filosofia ben precisa secondo la quale se sei in alto, devi lavorare ancora di più per restarci. Il mio trasferimento all’Atalanta? L’ho trovata una squadra con un’idea simile a quella di Tudor al Marsiglia. Calcio intenso, personalità, tutte cose che mi piacciono. Avevo altre proposte, ma la mia parola vale quanto una firma. Dopo aver parlato con l’amministratore delegato Luca Percassi e il direttore sportivo Tony D’Amico, che mi hanno parlato del club e della città, non ho avuto dubbi. E tutto ciò che mi avevano raccontato l’ho ritrovato appena arrivato a Bergamo. La mia stretta di mano valeva tutto, tant’è che ho spento il telefono, mi sono goduto la mia famiglia e poi sono andato a svolgere le visite mediche con l’Atalanta”.
In seguito, Kolasinac ha continuato: “Sembro già un componente della squadra che è qui da anni? Tutti mi hanno aiutato ad ambientarmi, sono stati molto positivi. Fin da piccolo, quando sono impegnato in qualcosa cerco di realizzarlo al massimo. La cosa più importante per me è la mia famiglia e fuori dal campo mi piace molto guardare il calcio. Non sono un leader. All’Atalanta c’è un bel grande potenziale, sia di ragazzi più giovani che hanno bisogno di tempo che di giocatori esperti. Su tutti Toloi e con lui De Roon, Djimsiti, Muriel che, come me, hanno un po’ di esperienza di gioco in più. Siamo un gruppo unito, che cerca molto di aiutarsi in campo. Io amato? Preferisco parlare della squadra, perché per me bisogna sempre pensare all’interesse del gruppo”.
Infine, il numero 23 dell’Atalanta ha concluso: “Non sono mai stato espulso? Cerco di giocare sempre con professionalità, anche se sono stato fortunato in alcune circostanze. Voglio giocare ancora per tanto, amo tutto di questo sport. Fosse per me giocherei tutte le partite, ma devo stare attento. Ringrazio i medici che mi aiutano sempre. Ho ancora molti sogni, sia personali che non. Mi auguro di stare in salute e che lo stesso valga per tutte le persone che mi sono vicine. Parlando di calcio, invece, vorrei arrivare a giocare delle finali con l’Atalanta e alzare un trofeo: è l’obiettivo di tutti quelli che fanno sport a livelli professionistici. Personalmente sogno anche di andare all’Europeo con la mia Nazionale. Lavoro duro ogni giorno per questi traguardi”.