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Argentina, Pastore: “Messi o Maradona? Vi dico la mia”

Sono giorni di attesa, ansia e pressione, quelli che portano alla finale di Coppa del Mondo, in scena domenica 18 dicembre alle ore 16:00. Da un lato la Francia di Mbappe, che a soli 23 anni potrebbe già vincere il suo secondo Mondiale dopo Russia 2018, con alle spalle quasi una sorta di dream team che ha saputo sopperire alla grande alle assenze; dall’altra l’Argentina di Messi, alla seconda finale nelle ultime tre edizioni, accompagnata da un popolo in estasi. Molti giocatori argentini hanno parlato in questi giorni, e altri lo faranno, per accompagnare l’Albiceleste a una finale che significa tantissimo. Javier Pastore, nella giornata di giovedì 15 dicembre, ha rilasciato un’intervista a L’Equipe, parlando delle sensazioni dall’Argentina, di Maradona e di come arriva Leo Messi alla finale di questo Mondiale. Di seguito un estratto delle sue parole.

Argentina, le parole di Pastore prima della finale del Mondiale

Il trequartista ex Palermo e Roma ha innanzitutto parlato dello stato di forma di Leo Messi, fin qui il trascinatore della Seleccion: “Mi ha impressionato, sembra molto maturo e ben allenato. Ha affrontato questo Mondiale con molta pressione, come sempre accade in Argentina. – ha detto – È il miglior giocatore del mondo e lo riteniamo Il Salvatore, il prescelto, quello che può farci vincere il trofeo. Penso che stia gestendo molto bene tutto questo. Sta facendo un torneo incredibile, probabilmente uno dei migliori con 5 gol e 3 assist. Ha sempre giocato un ruolo importante in tutti i Mondiali in chi ha partecipato ma in Qatar ha aggiunto gol, assist e azioni magistrali”.

Dopodiché, l’attenzione si è spostata su un grande tema che ha accompagnato la carriera della Pulga: il paragone con Maradona. Pastore ha giustificato il paragone tra i due, affermando: È normale che lo confrontiamo con Maradona, soprattutto dopo quello che abbiamo visto nelle ultime partite. Messi è una persona riservata che trova sempre le parola giuste e misurate. È un leader dentro e fuori dal campo. Al Mondiale 2010 non parlava quanto oggi. Era introverso, timido, anche se lo è ancora. È un leader nato, lo è sempre stato e lo sarà sempre per quello che rappresenta“.

Argentina, Aguero partecipa all’allenamento

Intanto, Scaloni e il suo staff hanno già iniziato a preparare l’atto finale contro i campioni in carica della Francia, con una sorpresa. Nel corso dell’allenamento di giovedì 15 dicembre, infatti, è entrato in campo scherzando il Kun Aguero, che ha anche svolto una parte della sessione con i suoi ex compagni.

Il centravanti ex Manchester City, infatti, se non fosse stato per i problemi di salute che lo hanno costretto ad abbandonare il calcio, probabilmente avrebbe fatto parte della lista dei 26. Anche questo, dunque, è sintomo di un gruppo forte e unito, che abbina il sorriso alla serietà includendo chi, per vari motivi, è dovuto rimanere a casa. La stessa cosa, ad esempio, è accaduta con Lo Celso, che ha dovuto saltare il torneo per un brutto infortunio; nelle fasi finali, il centrocampista si è recato in Qatar, venendo accolto come uno del gruppo squadra.

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Redazione