Argentina, Messi: “Weghorst? Sono pentito per quello che ho fatto”
A poco più di un mese dalla vittoria del Mondiale in Qatar, Lionel Messi è tornato a parlare della Coppa del Mondo. L’attaccante del Paris Saint-Germain, infatti, ha rilasciato un’intervista a TycSports, in cui si è detto amareggiato per l’episodio accaduto con Weghorst al termine di Argentina-Olanda. L’ex Barcellona ha parlato anche di Maradona. Di seguito le sue parole (leggi qui Calciomercato invernale tutte le news e le trattative in tempo reale).
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Argentina, le parole di Messi
Una vittoria dall’esito già scritto quella dell’Argentina che, a detta di molti, partiva come la favorita del torneo: “Mi sarebbe piaciuto ricevere la coppa da Maradona. Comunque, dovunque lui sia può festeggiare l’Argentina Campione del Mondo. Il paese ha festeggiato per parecchi giorni anche dopo la vittoria in finale. Non penso sia mai accaduto qualcosa del genere. Ho avvertito un’energia contagiosa ed è difficile da spiegare. La canzone che ci ha accompagnato mi piaceva molto fin da subito anche quando non era ancora diventata virale. La musica e il testo ci hanno trascinato sino alla finale. Alla fine in Qatar la cantavano tutti, non solo gli argentini”.
Messi è tornato anche sull’episodio della lite con Weghorst, uno scambio di battute che è diventato subito virale: “Ho esultato come Topo Gigio, è stato qualcosa di estemporaneo. Non mi è piaciuto però quello che ho fatto dopo, mi riferisco all’episodio in cui ho urlato di andare via. Ero teso, nervoso e non ero lucido. Non mi piace che l’mmagine che ho dato di me in quanto non mi appartiene”
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Messi torna anche sulle sensazioni vissute dopo il fischio finale: “Dopo la vittoria, anche per come è maturata, la nostra vita è cambiata, è accaduto un qualcosa di impressionante, abbiamo realizzato un sogno. Un obiettivo che ho raggiunto dopo averlo inseguito per quasi tutta la mia carriera ed esserci riuscito sul finire rende tutto più speciale. Quando ho visto la Coppa l’ho baciata, ho avuto la sensazione che mi stesse chiamando. La ricordo bella, splendente, in uno stadio bellissimo”.