Argentina, Dybala spezza la maledizione: il dato sui rigori
Il Mondiale in Qatar si è concluso con la vittoria dell’Argentina sulla Francia. Dopo una partita spettacolare, l’Albiceleste ha trionfato ai rigori, permettendo a Lionel Messi di vincere la sua prima Coppa del Mondo. Fra i giocatori che si sono presentati sul dischetto per calciare il penalty anche Paulo Dybala, entrato appositamente per battere il rigore al 120’+1′. Segnando, il giocatore dell’Argentina ha spezzato una particolare maledizione riguardante i rigori ai Mondiali e agli Europei: il dato sulla maledizione sfatata da Dybala.
Argentina, Dybala rompe la maledizione dei rigori
Come ha fatto notare Giuseppe Pastore sul proprio profilo Twitter, prima di Dybala i 6 giocatori entrati appositamente per calciare un rigore, tra Europei e Mondiali, avevano sbagliato tutti. Il gol di Dybala, arrivato subito dopo l’errore di Coman, ha invece permesso all’Argentina di andare in vantaggio, per poi vincere la finale.
In realtà, tolto il rigore vincente contro la Francia, la Joya ha trovato poco spazio nel corso di questo Mondiale. Il suo debutto è arrivato contro la Croazia, nei minuti finali, con il match già indirizzato verso l’Argentina. Contro la Francia, invece, l’attaccante della Roma ha giocato ancora meno: appena 4 minuti. Complessivamente, nel corso della competizione Dybala ha disputato solo 26 minuti di gioco.
Ora che il Mondiale in Qatar si è concluso, Dybala potrà ricongiungersi con il suo club di appartenenza. In questi giorni la Roma sta svolgendo un ritiro ad Albufeira, nella regione portoghese dell’Algarve. I giallorossi sono reduci da una pesante sconfitta subita contro il Cadice e cercheranno di rifarsi contro Casa Pia ed RKC Waalwijk.
Alla ripresa del campionato, in programma mercoledì 4 gennaio, la squadra di Mourinho affronterà in casa il Bologna. I giallorossi sono attualmente al 7° posto in classifica, fra Atalanta e Udinese. Nella seconda parte di stagione, la Roma dovrà cercare di migliorare il proprio rendimento, così da recuperare terreno e qualificarsi per una delle competizioni europee.