Juventus, Allegri: “Manteniamo il modulo. Chiesa-Yildiz? Il calcio non è un’equazione matematica”
Il calcio italiano si appresta a ripartire con un nuovo weekend calcistico all’insegna della nostra Serie A. Nel programma della 25ª giornata, i bianconeri scenderanno nuovamente in campo contro il Verona, alle ore 18:00 di sabato 17 febbraio. Un match che dirà molto sulle ambizioni stagionali dei piemontesi, reduci dalla sconfitta interna contro l’Udinese. Un vero e proprio passo falso per gli uomini di Allegri, intervenuto nella consueta conferenza stampa pre-partita per presentare Verona-Juventus.
Verona-Juventus, le parole di Allegri in conferenza stampa
Allegri ha così introdotto la conferenza stampa della vigilia di Verona-Juventus: “Non è un buon momento visto che abbiamo guadagnato 1 punto in tre partite. Servirà migliorare l’atteggiamento e l’attenzione ai dettagli. Ciononostante continueremo con questo modello tattico perché non serve cambiare”.
Poi ha spiegato: “Devo valutare chi far giocare in attacco perché nell’ultimo mese e mezzo Chiesa ha alternato allenamenti, stop e partite e finalmente sta rialzando la condizione. Ho quattro attaccanti a disposizione (Vlahovic, Chiesa, Milik e Yildiz, ndr), in più sta riprendendo ad allenarsi anche Kean“.
Sulla Juventus del futuro ha detto: “Facciamo un passo alla volta ottenendo il massimo nelle quindici partite rimanenti. Le prestazioni non mi dispiacciono, ma abbiamo vinto varie partite al 90′. Ho una rosa composta da giovani che hanno la possibilità di fare esperienza in stadi importanti e una dirigenza competente. Spero l’anno prossimo di giocare ancora di più”. Riguardo, invece, al suo futuro: “Ho un anno di contratto e sto lavorando al massimo”.
Un’analisi sulla sconfitta con l’Udinese: “Le strigliate non servono perché con l’Udinese abbiam tirato 13 volte in porta, in media con le nostre partite e creato 6 occasioni da rete, una in più della nostra media. Semplicemente non dobbiamo farci stravolgere dagli eventi. È vero che abbiamo peccato su una palla inattiva, ma ribadisco che la prestazione è stata buona“.
Sul binomio Chiesa–Yildiz e la possibilità di schierarli insieme: “Il calcio non è un’equazione matematica, quindi farli giocare assieme non significa lo facciano bene. Possono farlo, ma bisogna comunque mantenere degli equilibri e valutare di volta in volta le loro condizioni. In fondo è sempre il risultato che conta”.
Alla domanda sui due nuovi arrivati ha risposto: “Alcaraz è bravo, ha una rapida capacità di apprendimento, non l’ho messo con l’Udinese perché avevo bisogno di altri giocatori in campo. Djalò è reduce da un infortunio, ha ripreso a lavorare con la squadra e avrà le sue possibilità nella restante parte di stagione”.