Il presidente della Juventus Andrea Agnelli è intervenuto all’evento organizzato da Il Foglio a San Siro e ha parlato della stagione del club bianconero iniziando proprio da Massimiliano Allegri.
Il numero uno bianconero ha ribadito la fiducia al tecnico livornese anche per la prossima stagione: “Avevamo un progetto di lungo periodo, sapevamo che sarebbe stato difficile quest’anno e avere rimpianti per la mancata vittoria finale è di buon auspicio per il futuro“.
Il presidente ha commentato anche il mancato rinnvvo di Dybala: “Si tratta di un grande giocatore, le decisioni sono figlie di momenti. A dicembre se mi aveste chiesto di Vlahovic alla Juventus vi avrei detto che era impossibile… Le risorse sono limitate e si deve scegliere come investirle. In questa visione abbiamo Vlahovic, De Ligt, Locatelli e Chiesa. Fare un’offerta a Paulo non consona al suo livello non sarebbe stato giusto anche per lui che a 29-30 anni deve trovare l’ultimo passaggio. Chiellini ha il posto in società da qualche anno…“
Sulla Coppa Italia: “Ogni trofeo conta. Il più importante in assoluto è il campionato perché ti dice chi è il più forte di tutta la stagione e quello con più appeal è la Champions League, ma tutti i trofei contano“.
Il presidente della Juventus, poi parla di eventuali rimpianti: “Solo chi non vince li ha. Ci sono stati dei momenti negativi e quello che fa effetto è che Juve-Inter abbia portato a giudici diametralmente opposti sulle stagioni delle due squadre“.
Agnelli parla anche della Superlega: “Fa riflettere la forte reazione che hanno avuto le organizzazioni internazionali su un gruppo di club. Per sostenere la battaglia giuridica bisogna avere le spalle larghe, con calma e serenità attenderemo il giudizio della Corte europea. I dialoghi sono interrotti ma ciò non toglie che rimangono affinità tra i club. Non è un attacco a Ceferin, il tempo sarà galantuomo“.
Sul suo futuro e su Arrivabene: “Sono sereno, so quello che stiamo facendo e mi sto divertendo che è la cosa più importante. Arrivabene è un amministratore delegato di alto livello“.