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Roma, Abraham: “Dybala? A Roma ci possono essere due re”

Dopo le amichevoli contro Sporting e Nizza, la Roma si appresta ad affrontare il Tottenham in Israele. In questa finestra di mercato la squadra di Mourinho si è rinforzata grazie all’arrivo di Zeki Celik, Nemanja Matic e Mile Svilar, ma soprattutto Paulo Dybala. L’ex Juventus è arrivato a zero in seguito alla scadenza del suo contratto con i bianconeri. L’ingaggio dell’argentino rappresenta sicuramente un grande colpo per i giallorossi: dello stesso avviso è anche Tammy Abraham, che è intervenuto sull’argomento durante un’intervista rilasciata ai microfoni de La Gazzetta dello Sport.

Roma, l’intervista di Tammy Abraham

L’attaccante giallorosso non ha nascosto la sua felicità per l’arrivo di Dybala: “Penso che sia un privilegio aver portato un giocatore così forte nella nostra squadra. Significa molto per i tifosi, che infatti lo hanno accolto alla grande. Il messaggio mi pare chiaro: la società sta sviluppando un grande progetto tecnico e i risultati si stanno vedendo“.

L’inglese ha anche commentato l’entusiastica accoglienza che i tifosi romanisti hanno risevato alla Joya pochi giorni fa: “È stata una cosa incredibile. L’ho seguita online. Vedere tanti tifosi in festa è stato emozionante. Alla fine, a Paulo ho anche mandato un messaggio”. Della possibile rivalità che potrebbe sorgere fra i due attaccanti, Abraham non ha affatto paura. Lo rivela la sua risposta in merito, breve ma decisamente esaustiva: “A Roma ci possono essere due re.

Al termine dell’intervista Abraham si è soffermato sugli obiettivi della Roma per la nuova stagione. Dopo la vittoria della Conference League, la squadra di Mourinho dovrà infatti riuscire a mantenere le alte aspettative dei tifosi: L’obiettivo è tornare in Champions. Occorre fare passi avanti per rientrare fra le prime quattro del campionato”.

Ma le ambizioni di Abraham e compagni non riguardano certo solo l’Europa: Direi una bugia se dicessi che non voglio vincere lo scudetto. Tutti vogliamo vincerlo, ma dobbiamo dimostrare sul campo il nostro valore. Abbiamo una grande squadra, una grande società e un grande allenatore. Solo il cielo è il nostro limite.

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Redazione