Il Tolosa, squadra militante in Ligue 1 e fresca vincitrice della Coppa di Francia, ha sospeso il suo attaccante, Zakaria Aboukhlal, a causa di frasi misogine pronunciate dal marocchino durante i festeggiamenti. Il calciatore, nato in Olanda, si è trasferito l’estate scorsa in Francia, dal Willem II. In carriera Aboukhlal, inoltre, vanta 17 presenze con la nazionale marocchina, di cui 4 nell’ultima Coppa del Mondo in Qatar.
Zakaria Aboukhlal, attaccante marocchino classe 2000 del Tolosa, è stato sospeso dal suo club in seguito a dichiarazioni misogine pronunciate durante i festeggiamenti per la vittoria della Coppa di Francia. Il bersaglio delle frasi maschiliste è stata Laurence Arribagé, vicesindaca e assessore allo sport della città transalpina. La politica francese, durante un incontro per celebrare la vittoria del Tolosa, avrebbe chiesto a tutti i calciatori di fare silenzio, per poter prendere parola e fare il discorso di congratulazioni alla società, ma l’attaccante marocchino avrebbe risposto: “Da dove vengo io, le donne non parlano così agli uomini”. A riportare la notizia è stata RMC Sport, con Arribagé che non ha voluto commentare la vicenda.
RMC Sport, inoltre, conferma di ha avuto diversi riscontri positivi di testimoni che avrebbero convalidato la versione dei fatti. Il club proprietario del cartellino del giocatore, il Tolosa, non ha preso bene la vicenda ed ha sospeso il calciatore a tempo indeterminato. La squadra francese, infatti, tramite un comunicato ufficiale pubblicato sui social, ha confermato che il calciatore non si allenerà con il gruppo fino a nuove comunicazioni. Inoltre, la società ha avviato un’indagine interna e fino al termine della stessa non risponderà ad ulteriori domande sull’accaduto.
Zakaria Aboukhlal, tra l’altro, era stato al centro di un’ulteriore polemica la scorsa settimana, quando, assieme ad altri calciatori, si era rifiutato di scendere in campo con i numeri di maglia color arcobaleno, nell’ambito dell’iniziativa della Ligue 1 a supporto della comunità LGBT. Il calciatore si era poi giustificato sui social: “Ho la massima stima per ogni individuo, indipendentemente dalle sue preferenze personali, genere, religione o origini. Il rispetto è un valore che mi sta a cuore. Si estende agli altri, ma comprende anche il rispetto per le mie convinzioni. Ecco perché non credo di essere la persona migliore per prendere parte a questa campagna”.