L’aneddoto dell’ex attaccante inglese sul confronto con Andrea Pirlo
Oltre a quelle storiche con Francia e Germania, in tempi recenti l’Italia del calcio ha sviluppato una rivalità sportiva con l’Inghilterra. Fra trionfi festosi, batoste indigeste e sfottò al limite dell’irriverenza, le due nazionali hanno acceso una certa inimicizia nell’ultimo quindicennio.
Alla genesi di tale ostilità ha certamente contribuito una partita andata in scena nel lontano 24 giugno 2012. Il tabellone degli Europei disputati in Polonia e Ucraina riservò l’incrocio Inghilterra-Italia nella semifinale di Kiev. Chi si fosse aggiudicato la sfida, avrebbe atteso in finale la vincitrice del derby iberico Spagna-Portogallo.
Conosciamo l’esito della partita, prolungatasi ai tempi supplementari dopo lo 0-0 dei 90 e più minuti dei regolamentari. Neanche i 30 minuti aggiuntivi erano bastati a smuovere il tabellino dal punteggio bloccato. Così il match era stato deciso alla lotteria dei tiri di rigore, così scandita.
Gol di Mario Balotelli (1-0), gol di Steven Gerrard (1-1), tiro fuori di Riccardo Montolivo (1-1), gol di Wayne Rooney (1-2), gol di Andrea Pirlo (2-2), traversa di Ashley Young (2-2), gol di Antonio Nocerino (3-2), parata di Gianluigi Buffon su Ashley Cole (3-2), gol decisivo di Alino Diamanti (4-2).
Della sequenza sopraelencata ogni tifoso azzurro mantiene vivo il ricordo di un gesto tecnico sublime realizzato da Andrea Pirlo. Si tratta del cosiddetto “cucchiaio” attraverso il quale l’allora centrocampista della Juventus superò il portiere inglese Joe Hart. Una freddezza attitudinale abbinata a una superlativa sensibilità di tocco diede vita a uno dei colpi più memorabili della storia del calcio.
Grazie ad esso, il numero 21 pareggiò la serie cogliendo di sorpresa sia l’estremo difensore del Manchester City, sia – a quanto pare – il connazionale Wayne Rooney, autore del tiro precedente. Un contributo determinante ai fini del risultato favorevole alla nazionale guidata da Cesare Prandelli.
Ebbene sì, anche un calciatore del calibro di Wayne Rooney, 5 volte campione della Premier League, 1 della Champions League e 1 dell’Europa League tra le altre, rimase esterrefatto dal celebre “cucchiaio” di Pirlo. Lo ha rivelato di recente durante un intervento al giornale inglese The Sunday Times nel quale ha raccontato senza mezzi termini le sensazioni vissute nel corso della (per lui) famigerata serata. “Quando sono arrivato sul dischetto Buffon ha iniziato a indicare la posizione verso cui avrei tirato. Ho pensato ‘Ca**o, ha capito dove voglio tirare’. Per fortuna stava bluffando e ha sbagliato lato”.
“Poi al cucchiaio di Pirlo ricordo di aver pensato ‘Porca pu***na, vorrei avere le pa**e di farlo anch’io‘, ma se un inglese avesse provato e sbagliato una cosa del genere, sarebbe stato esiliato dal Paese. L’avevo capito dal linguaggio del corpo: non chiedetemi perché, ma sentivo che stesse per succedere. Joe Hart ha provato a distrarlo, ma lui ha appoggiato il pallone in rete con un tocco morbido”. Insomma, un momento che rimarrà indimenticabile anche per Rooney.