Italia, Calafiori: “Siamo tutti giovani, ma possiamo toglierci diverse soddisfazioni”
Altro giorno di raduno a Coverciano per la Nazionale di Luciano Spalletti. Riccardo Calafiori, ha preso la parola in una conferenza stampa.
Proseguono gli ultimi preparativi degli Azzurri in vista delle amichevoli che precederanno EURO2024.
Turchia e Bosnia sono pronte ad affrontare la nostra Nazionale prima dell’europeo, in maniera tale da poter limare gli ultimi aspetti prima dell’inizio delle partite del Girone.
In vista dei prossimi impegni dell’Italia, a prendere la parola è stato Riccardo Calafiori, che ha presentato in conferenza stampa alcuni aspetti in prospettiva delle partite che si giocheranno a breve.
Di seguito, le parole del difensore Azzurro.
Italia, la conferenza stampa di Calafiori
Ha iniziato parlando del possibile modulo e delle scelte in difesa della nostra Nazionale: Difesa a 3 o 4? Per quanto mi riguarda non cambia nulla in particolare. Chiaramente si tratta di soluzioni diverse, ma a me cambia pochissimo. Siamo tutti ragazzi giovani, ma possiamo toglierci diverse soddisfazioni importanti“.
Calafiori si è voluto poi soffermare sui suoi modelli difensivi a cui si ispira: “Rubo un po’ da tutti, ma qua in Nazionale per la prima volta posso vedere Bastoni da vicino ed è incredibile. Da terzino a stopper cambia tutto, il punto di vista e la visione che hai quando hai la palla e anche lo spazio da coprire. Chiellini? È stato il numero uno nella marcatura. Sono tanti gli aspetti su cui devo migliorare, ma proverò a seguire le sue orme”.
Italia, Calafiori: “Infortunio? Mi avevano detto di smettere”
Calafiori si è poi soffermato sul suo brutto infortunio al ginocchio, di qualche anno fa: “Sono passati tre anni, qualcuno che mi diceva che dovevo smettere c’è stato, ma la mia reazione è sempre stata chiara. Non mi è mai entrato in testa abbandonare questo sport. Voglio ricordare Raiola che mi ha aiutato, mi consigliò di operarmi a Pittsburgh dove si era operato anche Ibrahimovic, gli ho dato retta ed è andata bene“.
Infine, si è soffermato a parlare del rapporto tra Bologna e la Nazionale: “Da Bologna porterò la serenità, ci allenavamo sempre col sorriso. Alla mia squadra posso soltanto dire grazie. Ci sono aspetti in comune con la Nazionale, soprattutto sul come occupare gli spazi a prescindere dal ruolo e dalla posizione che si occupa. Futuro? Non ci penso, nel frattempo mi godo la mia prima convocazione qui”.