Marsiglia, tifosi contro Greenwood sui social: il motivo
I tifosi dell’Olympique Marsiglia del nuovo tecnico Roberto De Zerbi non vogliono Mason Greenwood nella loro squadra
Non una situazione semplice quella di Mason Greenwood, fantasista inglese di proprietà del Manchester United che verrà ricordato anche per delle spiacevoli situazioni extra campo che l’hanno costretto a saltare tutta la stagione 2022/2023.
Dall’indubbio talento, il classe 2001 di Bradford, nell’ultima stagione in prestito dai Red Devils al Getafe, club spagnolo con cui ha realizzato 10 reti e 6 assist in 36 presenze tra Liga e Copa del Rey, era stato accusato di violenza domestica e tentato stupro.
La vittima, la sua ex compagna. Il caso suscitò grandi polemiche e proteste, che si stanno ripercuotendo ancora adesso soprattutto sulla carriera sportiva di Greenwood.
Sulle sue tracce si sarebbe però fiondato l’Olympique Marsiglia del nuovo allenatore Roberto De Zerbi, reduce da una positiva parentesi in Inghilterra con il Brighton, ma più di qualcosa non sta proprio andando per il verso giusto, perché i tifosi non sarebbero pronti ad accoglierlo all’Orange Velodrome.
I tifosi non vogliono Greenwood in rosa
I tifosi francesi dell’OM, infatti, non vogliono Mason Greenwood nella rosa della loro squadra per la prossima stagione e hanno lanciato un hashtag sui social network per cercare di dar voce alla loro opinione e per opporsi all’eventuale arrivo dell’inglese.
Sta spopolando nelle ultime ore, infatti, l’hashtag #Greenwoodnotwelcome, che vorrebbe dire: “Greenwood non è il benvenuto“. Una situazione non semplice da gestire, sia per il calciatore, che per la dirigenza del club.
Anche il sindaco di Marsiglia si oppone
Da primo cittadino a primo tifoso è un attimo. Non solo i sostenitori marsigliesi, pure il sindaco Benoit Payan si è opposto all’eventuale approdo in Francia (dove si svolgeranno le Olimpiadi) di Greenwood: “Il comportamento di Greenwood è indescrivibile, inaccettabile. Picchiare sua moglie…“
“Ho visto immagini che mi hanno scioccato profondamente. Non voglio che il mio club si riempia di vergogna. Non c’è posto per coloro che commettono questo tipo di crimini“. Una presa di posizione non di poco conto.