Giallo sull’età di un giocatore: le parole shock del padre
Giallo nel mondo del calcio sulla reale identità di un giocatore, il padre: “Non è mio figlio, gli ho dato documenti falsi”
Un nuovo caso di “falsa identità” nel mondo del calcio, sta facendo il giro del web. Riguarda il giocatore Youssoufa Moukoko attaccante del Nizza, in prestito dal Borussia Dortmund.
A suscitare scalpore in queste ore, sono state le parole del padre Joseph che ha rivelato, come riporta La Bild: “Non è mio figlio biologico, gli ho procurato un certificato di nascita falso. In realtà è nato il 19 luglio 2000, lo abbiamo ringiovanito di quattro anni”
Sull’identità del giocatore, già negli anni scorsi, circolavano diverse ipotesi. Ora, però, queste dichiarazioni del padre, che andranno in onda in un documentario sulla tv tedesca ProSieben, non lasciano spazio ad altre interpretazioni.
Quello di Moukoko, è solo l’ultimo di una lunga lista di casi di falsa identità nel mondo del calcio.
Caso Moukoko, il Borussia prende le distanze
Il Borussia Dortmund, club titolare del cartellino di Moukoko, con il quale l’attaccante ha anche vinto il campionato under 17 siglando la rete decisiva contro il Bayern Monaco, ha negato ogni responsabilità legata al caso con un comunicato ufficiale.
Sascha Fligge, direttore della comunicazione dei gialloneri, si è così espresso: “Nel caso di Youssoufa Moukoko, i genitori biologici sono identificati da documenti ufficiali e certificati di nascita rilasciati da un’autorità tedesca. Tali documenti in nostro possesso sono validi fino ad oggi e costituiscono la base per i diritti di gioco e le approvazioni per i club, sia nazionali che stranieri, e ovviamente per le squadre di selezione delle federazioni come la nazionale tedesca Under 21”
La storia di un “giovane” fuoriclasse
Moukoko, fino ad un paio di anni fa, era considerato uno dei giovani più promettenti del panorama calcistico. I vari successi con il Borussia, raggiunti con l’under 17, lo avevano portato all’esordio in Champions League a soli 16 anni e 18 giorni, il più giovane di sempre della competizione. Inoltre, a soli 14 anni, aveva già firmato un contratto con la Nike dal valore di circa 10 milioni di euro.
Anche in Bundesliga è stato l’esordiente più giovane di sempre. La storia è particolare: nel campionato tedesco i giocatori non possono esordire prima del compimento del diciassettesimo anno di età, così, con una richiesta scritta, il Borussia Dortmund ottenne il cambiamento della regola per far debuttare il proprio talento a soli 16 anni. La storia di Moukoko, se confermata, potrebbe lasciare l’amaro in bocca a tutti coloro che, nel giocatore, avevano visto qualcosa di magico.