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Troppe partite in stagione, De Bruyne non ci sta: “Impossibile essere sempre al 100%”

Calendario, De Bruyne si aggrega a Bernardo Silva

Kevin De Bruyne, centrocampista del Manchester City (imago)

Il centrocampista Kevin De Bruyne si è espresso riguardo il calendario pieno di impegni che ha fatto suscitare diverse polemiche.

Dopo le prime giornate di campionato è tempo di sosta nazionali, con i calciatori di tutto il mondo impegnati con le rispettive squadre e l’ormai consueta Nations League.

Anche in un clima apparentemente tranquillo però, non si fermano le polemiche riguardanti le troppe partite e la salute dei calciatori, i quali non hanno mai nascosto il disappunto per l’evoluzione del calcio moderno.

Con l’introduzione del nuovo Mondiale per Club infatti, un calciatore potrebbe arrivare a disputare quasi 80 partite in un anno. Un qualcosa che anni fa sarebbe sembrato folle solo a sentirlo ma che al giorno d’oggi è praticamente diventato realtà.

Di questo ha voluto parlare la stella del Belgio e del Manchester City Kevin De Bruyne, che di recente ha sollevato forti critiche riguardo l’intensità e la densità del calendario calcistico attuale, mettendo in luce un tema sempre più dibattuto nel mondo del calcio.

Le parole di De Bruyne sul calendario sempre più fitto

Con un’intervista a RTL SPORTS il centrocampista si è espresso così: “Le persone dicono che facciamo una bella vita e che guadagniamo tanti soldi. Questo è vero, ma vorrebbe anche vederci sempre al 100% e con tutte queste partite non è possibile“.

Il belga ha così fatto da portavoce insieme al compagno di squadra Bernardo Silva (anch’esso polemico nell’ultima intervista riguardo il medesimo argomento), sottoponendo nuovamente la questione al pubblico e sottolineandone l’importanza che in molti continuano a non capire.

Il futuro del calcio

Le parole di De Bruyne riflettono una crescente preoccupazione che serpeggia non solo tra i calciatori, ma anche tra allenatori e tifosi. Se da una parte c’è la volontà di vedere sempre più partite di alto livello, dall’altra diventa fondamentale trovare un equilibrio tra spettacolo e sostenibilità fisica.

La questione del calendario sovraffollato è destinata a rimanere un tema caldo nei prossimi anni. Se non si troveranno soluzioni concrete, potremmo assistere a un aumento degli infortuni e a un declino delle prestazioni generali dei giocatori, con ripercussioni negative sul gioco stesso.