Cristiano Ronaldo rischia 100 frustate in Medio Oriente: il motivo
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Ronaldo, attaccante dell'Al Nassr (imago)
L’Al Nassr chiede di giocare su campo neutro la sfida di Champions League contro l’Esteghlal per motivi di sicurezza.
Continua l’avventura in Arabia Saudita di Cristiano Ronaldo, che anche in questa stagione sta dimostrando il suo straordinario valore con l’Al Nassr. Con 17 gol in 21 partite, il portoghese sta ancora una volta facendo numeri impressionanti, confermando la sua leadership in campo e occupando il primo posto nella classifica marcatori.
Tuttavia, nonostante il suo grande contributo, l’Al Nassr si trova attualmente al terzo posto in classifica, a nove punti di distanza dalla capolista Al Ittihad, e la sua avventura asiatica sta affrontando non poche difficoltà. La squadra saudita ha infatti chiesto ufficialmente di disputare la partita di Champions League contro l’Esteghlal, club iraniano, su campo neutro, per motivi legati alla sicurezza della star portoghese.
Questa richiesta scaturisce da un episodio accaduto lo scorso settembre, quando l’Al Nassr giocò a Teheran contro il Persepolis. In quell’occasione, migliaia di tifosi iraniani si radunarono davanti all’hotel della squadra nella speranza di avvicinarsi all’ex attaccante della Juventus, creando disordini che richiesero l’intervento delle forze dell’ordine. Quest’anno, tuttavia, le preoccupazioni sono ancora più gravi. Il portoghese, infatti, venne ripreso mentre abbracciava e baciava sulla fronte Fatemeh Hammami Nasrabadi, un’artista disabile. Secondo la legge iraniana, un simile gesto potrebbe essere considerato adulterio se non rivolto al proprio coniuge, con conseguenze legali molto serie, come una possibile condanna a cento frustate.
Per evitare rischi simili, l’Al Nassr ha formalizzato la sua richiesta di spostare la sfida di Champions League su un campo neutro, sottolineando le problematiche legate alla sicurezza e all’esperienza negativa dell’anno scorso. “Alla luce della brutta esperienza di Ronaldo e della squadra a Teheran, sarebbe più sicuro disputare il match lontano dalla capitale iraniana“, ha spiegato il club saudita.
La risposta dell’Esteghlal e delle autorità iraniane
La risposta dall’Esteghlal, però, non si è fatta attendere. Secondo quanto riportato dal portale Varzesh3, la richiesta dell’Al Nassr è stata respinta. Il club iraniano, insieme alle autorità calcistiche del paese, ha dichiarato di aver adottato tutte le misure necessarie per garantire la sicurezza del portoghese e della squadra durante il soggiorno a Teheran.
La situazione rimane quindi aperta, con l’Al Nassr che continua a proteggere la sua stella da possibili rischi legali e di sicurezza, mentre le autorità iraniane rimangono ferme sulla loro posizione. La partita di Champions League potrebbe dunque svolgersi come previsto a Teheran, ma la questione solleva interrogativi sul delicato equilibrio tra sport, politica e sicurezza internazionale.
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I numeri di CR7 in Arabia
Dal suo arrivo a Riyad, Cristiano Ronaldo ha continuato a mantenere il livello straordinario dimostrato per tutto il resto della sua carriera. Il portoghese ha finora collezionato con la maglia dell’Al Nassr 99 presenze, mettendo a segno 89 gol fra tutte le competizioni. In particolare, nella Saudi Pro League, Ronaldo ha messo a segno 66 reti in 68 presenze, raggiungendo quasi la media di un gol a partita.
Nonostante non sia ancora riuscito a vincere il campionato arabo, Ronaldo e l’Al Nassr nel 2023 hanno conquistato la Coppa dei Campioni Araba, aggiungendo un ulteriore trofeo internazionale alla collezione del 5 volte Pallone d’Oro, che in carriera ha conquistato 5 Champions League (4 con il Real Madrid e una con il Manchester United), e 1 Europeo e una Nations League con la maglia della nazionale portoghese.