Argentina-Ecuador, Messi fa il cucchiaio ma sbaglia il rigore | VIDEO
L’Argentina è riuscita a superare l’Ecuador ai calci di rigore grazie all’ennesima prestazione da urlo di Dibu Martinez: Messi sbaglia il cucchiaio
Davanti ai 70mila presenti all’NRG Stadium di Houston, i Campioni del Mondo sono riusciti a volare in semifinale di Copa América ma l’hanno fatto col brivido, al termine di un match deciso sì, nella lotteria finale dei penalty, ma che durante i 90′ ha quasi legittimato una maggiore supremazia della nazionale guidata da Félix Sánchez Bas.
Seppur immeritatamente, a poco meno di 10′ dallo scadere del primo tempo la Selección è passata avanti con un colpo di testa preciso e ben indirizzato alla rete di Lisandro Martinez. L’Ecuador non ha demorso e all’ora di gioco ha avuto un penalty a favore, per fallo di mano commesso da Rodrigo De Paul, centrocampista dell’Atletico Madrid, in area di rigore: Enner Valencia, però, ha colpito in pieno il palo.
L’Argentina ha sofferto tantissimo ma la stava quasi portando a casa, finché non è arrivata la doccia gelida: nel primo minuto di recupero una spizzata di testa di Kevin Rodriguez ha sorpreso tutti e ha portato il match ai rigori, dopo un lungo consulto al VAR per la convalida della rete.
La vera novita di questa edizione della Copa America è che non sono presenti i tempi supplementari,per cui in caso di parità al termine dei 90 regolamentari si vola subito ai penalty. L’Argentina ha mandato per primo Leo Messi, ma ha ghiacciato tutti: pallonetto non preciso e la palla ha scheggiato la traversa, con tutti i tifosi e i giocatori disperati, che hanno presagito il peggio.
Per Messi poteva essere la sua ultima Copa America
Nella testa della pulce saranno balenati più di 2000 pensieri in quell’istante. Per Leo poteva essere veramente l’ultima apparizione con l’Albiceleste in Copa America. Dopo la partita l’attaccante argentino ha così commentato:”Ero convinto di calciarlo così (come Panenka). Ne avevo parlato con Dibu, con Rulli…”. Il rapporto con la sua Nazionale del resto è sempre stato un po’ una montagna russa.
L’esordio di Lionel Messi in Nazionale risale al 17 agosto del 2005, nell’amichevole contro l’Ungheria. Quaranta secondi dopo il suo ingresso in campo, Messi ha troppa adrenalina in corpo, esagerata ambizione. Non riesce quasi a rendersi conto che qualcuno possa fermarlo con quei modi che allarga il gomito. Questo, come una molla, finisce sul volto di Vanczák, a terra. Rosso diretto per la Pulce all’esordio con la Nazionale argentina. Un rapporto che nonostante le varie vicissitudini hanno portato all’ex Psg e Barcellona una Coppa del Mondo ed una Copa América.
O panenka não correu bem a Messi. pic.twitter.com/iHhm3KhjeO
— B24 (@B24PT) July 5, 2024
Scaloni: “Non mi sono divertito per niente”
Quando sembrava oramai tutto perso eccolo il solito eroe dell’Argentina. Perché quando hai tra i pali Dibu Martinez – l’eroe di Qatar 2022 nella lotteria dei quarti con l’Olanda e soprattutto nella finale vinta con la Francia – allora si può stare tranquilli: il portiere dell’Aston Villa, subito dopo l’errore di Messi, ha parato due rigori in fila all’Ecuador, prima a Mena, poi a Minda, con l’ormai celebre (e rivedibile) balletto.
Il rigore finale è stato assegnato a Otamendi, che l’ha messa nell’angolino destro e ha consegnato all’Argentina la semifinale di Copa América, dove incontrerà la vincente tra Canada e Venezuela, che giocheranno alle 3 della notte di sabato 6 luglio. Dopo la vittoria ai rigori il ct Scaloni ha commentato l’approdo alle semifinali: “La cosa positiva è che abbiamo superato il turno. Al di là del fatto che l’avversario ti sottometta o meno, la squadra reagisce sempre. Il calcio è questo: chi entra, ha voglia di fare bene. Questa volta non mi sono divertito per niente, soprattutto ai rigori. Siamo contenti, certo, ma questa volta non mi sono divertito“, conclude l’allenatore Albiceleste.