Addio Inter, il Como fa spesa dai campioni d’Italia | Fabregas gli alza lo stipendio
L’arrivo di Oaktree blocca (per un po’) il mercato in entrata dell’Inter. Non quello in uscita: Fabregas pesca dai campioni d’Italia.
“Le roi est mort, vive le roi!”. Così si diceva prima dell’avvento della rivoluzione francese, un claim con il quale si annunciava al popolo la morte del re e la nomina del suo successore. Questo è accaduto all’Inter nell’annata della seconda stella.
Zhang le ha provate tutte per la sua Inter, ma è caduto sotto i colpi dei prestiti. Galeotto quello di Oaktree, quei 375 milioni non sono stati rimborsati, neanche con la mossa di pagare un prestito con un altro prestito, Pimpco stava per salvarlo alla fine è stato il suo carnefice.
Addio Suning, l’Inter diventa californiana, tale è il fondo che ora detiene il pacchetto di maggioranza di un club che non dovrebbe, forse, risentire nell’immediato del cambio di proprietà, ma inevitabilmente ne condizionerà il mercato. Almeno nell’immediato.
La priorità assoluta di Oaktree, il prima possibile ma entro i termini stabiliti dalla legge, è la convocazione dell’assemblea degli azionisti che dovrà eleggere il nuovo consiglio d’amministrazione, altrimenti non si può fare proprio nulla.
Stop al mercato in entrata
Oltre ai due amministratori delegati, Marotta e Antonello, bisogna stabilire chi saranno gli altri, naturalmente tutti uomini (o donne) Oaktree. Passaggio importante e neanche da sottovalutare. Perché?
Perché durante questo interregno comanda la burocrazia, senza un board, l’operatività dell’Inter è sì garantita ma non si possano depositare i contratti. Tradotto in soldoni, per Simone Inzaghi, Barella e Lautaro Martinez si deve attendere ancora, così come i promessi sposi Zielinski e Taremi. Se per assurdo Zirkzee facesse ora un prendere o lasciare, l’Inter sarebbe costretta ad abbondare la competizione per la stella olandese che ha brillato in questo campionato.
L’affondo del Como
In questo periodo, però l’Inter può chiudere trattative in uscite. E anche con grande piacere, visto che El Tucu Correa, di ritorno da Marsiglia dove non ha affatto brillato, non rientra affatto nei piani di Simone Inzaghi. Interessa invece, eccome, all’ambizioso Como.
Non una matricola qualunque, ma il club, dati alla mano, più ricco d’Italia. Cesc Fabregas avrebbe detto sì all’acquisto dell’argentino, un tempo fedelissimi di Simone Inzaghi, ma che a Milano non ha saputo proprio adattarsi. I lariani stanno cercando giocatori di qualità in grado di saltare l’uomo nell’uno contro uno e Correa è un giocatore funzionalissimo alla visione di gioco dello spagnolo. L’occasione è troppo ghiotta per lasciarsela scappare.