Udinese, è l’ora di Beto: ecco cosa aspettarsi dal portoghese
Nel corso della 7ª giornata di Serie A, Sampdoria e Udinese hanno pareggiato 3 a 3. Una partita ricca di gol e spettacolo, dove gli attacchi hanno avuto la meglio sulle difese. Nella squadra di Luca Gotti, ha impressionato Beto, al primo gol in Serie A e al Fantacalcio nella seconda presenza consecutiva da titolare.
L’attaccante portoghese sta convincendo l’allenatore bianconero, che lo ha preferito per la seconda volta a Ignacio Pussetto. Ma chi è questo gigante che sta facendo innamorare i tifosi dell’Udinese?
Beto, una macchina da gol al servizio dell’Udinese
Arrivato in Italia dal Portimonense, Beto è una punta centrale che fa del fisico una delle sue armi migliori. Alto 1,94 m, l’attaccante portoghese è il tipico giocatore in grado di far salire la squadra e abilissimo nel gioco aereo. Ma non fatevi ingannare: il classe 1998 ha anche un ottimo fiuto per il gol e una buona tecnica. Lo scorso anno ne La Liga Nos, il massimo campionato portoghese, Beto ha collezionato 30 presenze, condite da 11 gol e 3 assist.
Nella conferenza stampa di presentazione, Beto aveva rivelato: “Ho fatto tanti gol nel campionato portoghese ma chiaramente è diverso da quello italiano, ci sarà un periodo di adattamento che però dovrà essere rapido. Voglio aiutare la squadra segnando più gol possibile e spero che accada al più presto”.
Che fare al fantacalcio?
Nella stessa conferenza, il classe 1998 ha anche parlato del Fantacalcio: “Per ora l’unica cosa che ho capito ora è che tutto il mondo gioca al fantacalcio e che evidentemente mi hanno comprato (ride, ndr). L’unica cosa che voglio fare è non deludere chi ha voluto investire in me”.
Chi aveva deciso di puntare su di lui all’asta di inizio stagione, ora si ritrova tra le mani una perla rara, estremamente di valore. Beto, infatti, potrebbe essere diventato il nuovo punto di riferimento dell’attacco dell’Udinese, rubando il posto da titolare a Pussetto. Svincolato in moltissime leghe, se dovesse continuare su questi ritmi potrebbe diventare uno dei giocatori più pagati all’asta di riparazione. Da tenere assolutamente d’occhio.
A cura di Jacopo Pigliacampo