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Traorè, un girone di ritorno di fuoco: è il trascinatore del Sassuolo nel 2022

Il 6 febbraio scorso, dopo quasi due mesi di assenza per la Coppa d’Africa, Hamed Junior Traorè è tornato in campo con il Sassuolo nella pesante sconfitta per 4-0 al Marassi contro la Sampdoria. Da quel giorno la stagione del classe 2000 e dei neroverdi è cambiata sensibilmente. Una sola sconfitta in campionato e un serie di prestazioni importanti dell’ivoriano, che aveva deluso nel girone d’andata.

Traorè, da prospetto a delusione

A inizio stagione Traorè si presentava come uno dei giovani più interessanti del campionato. Dopo un buon finale di campionato nella passata stagione (chiusa con 5 gol e 3 assist) in cui aveva scalato le gerarchie con De Zerbi, in molti lo avevano segnato nella lista dei centrocampisti da prendere ad inizio anno, come settimo/ottavo slot vista l’incertezza sul ruolo e sul minutaggio.

Chi lo ha comprato avrà subito pensato di aver fatto l’affare dell’anno visto il gol alla prima di campionato contro il Verona. Peccato che quel bonus sia stato l’unico fino al 13 febbraio. Un digiuno troppo lungo, che ha influenzato parecchio i fantallenatori in fase d’asta di riparazione. Infatti stiamo parlando di un calciatore che non è presente in molte Leghe oppure è stato scambiato, con tante persone che adesso si mangiano le mani per l’enorme patrimonio avuto a disposizione e non sfruttato.

Due mesi da top

Gli ultimi due mesi disputati dall’ivoriano sono sulla bocca di tutti. Con la doppietta contro l’Atalanta, il centrocampista neroverde è arrivato a 6 gol e un assist in 8 partite. Numeri importanti, numeri da calciatore capace di indirizzare le partite con le proprie giocate. Gli exploit dei suoi compagni di reparto nel Sassuolo lo hanno alleggerito di responsabilità, ma anche delle attenzione delle difese, più attente a coprire il lato destro dove ha fissa dimora Berardi, lasciando spesso fin troppo spazio alle incursioni di Traorè.

Le doti atletiche del centrocampista, schierato ormai però largo a sinistra nel 4-2-3-1 di Dionisi, hanno pochi eguali nel nostro campionato. I suoi strappi tranciano di netto le squadre avversarie, impreparate nel difendersi in contropiede dinnanzi una tale velocità e controllo palla. A tutto ciò si aggiunge un dettaglio molto importante e spesso sottovalutato, ovvero l’ottima sensibilità con entrambi i piedi, rendendolo difficile da leggere nell’uno contro uno.

Se avete la fortuna di averlo in rosa, consideratelo un vero patrimonio a vostra disposizione. Considerazione identica per il Sassuolo, che quest’estate vedrà giungere molte pretendenti per l’ivoriano. In questo finale di stagione non si può lasciare in panchina siccome la sua forma fisica è straripante, facendo anche un pensiero per il prossimo anno. Se dovesse rimanere in Serie A e dovesse venire confermato centrocampista, diventerebbe uno dei calciatori più interessanti in fase d’asta.

A cura di Eduardo Magarelli

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