Fantacalcio, la top 11 dei low-cost da schierare per la 24ª giornata
Messa da parte la parentesi europea infrasettimanale, sarà il match tra la capolista Napoli e l’Empoli a dare inizio al 24º turno di Serie A, sabato 25 febbraio alle ore 18. La giornata terminerà martedì 28, con i due posticipi tra Cremonese e Roma e tra Juventus e Torino, impegnate nel derby della Mole. Per ogni fantallenatore è di vitale importanza non sbagliare le scelte di formazione. Un solo errore potrebbe costare carissimo. Ecco quindi la top 11 dei low-cost da schierare al fantacalcio per la 24ª giornata di Serie A. Schierateli e affidatevi a loro, potrebbero stupire.
Consigli fantacalcio 24ª giornata, la top 11 dei low-cost
WLADIMIRO FALCONE (Lecce): Errore imperdonabile che poteva costare carissimo ai salentini contro l’Atalanta. In vantaggio di due reti, siglate da Ceesay e Blin, il portiere ex Samp ha pasticciato sul pressing di Hojlund e ha concesso alla Dea il gol che poteva riaprire i conti. 1-2. Poi, è rientrato in modalità saracinesca, ma intanto, che rischio. Falcone deve tornare a trasmettere certezze alla propria difesa dopo l’erroraccio di domenica: già con il Sassuolo il numero uno di Baroni potrebbe ritrovarne. Il Lecce sta bene e sta disputando un campionato sopra alle aspettative di chiunque e al Via del Mare contro un Sassuolo reduce da una sconfitta per 0-2 contro il Napoli di Luciano Spalletti, potrebbe fare risultato. Gara scontata? Tutt’altro.
MERGIM VOJVODA (Torino): Tra Juventus e Torino non c’è quasi mai stata storia. Soprattutto negli ultimi anni, i bianconeri hanno dominato il capoluogo piemontese a suon di scudetti e trofei nazionali, ma già da questa stagione le cose sono cambiate e non di poco, complice una penalizzazione di 15 punti che ha ammazzato le ambizioni della squadra di Allegri. Chiuderà il turno di Serie A proprio il derby della Mole: ci si aspetta una partita intensa e dalle non troppe occasioni da rete. Come potrebbero colpire i granata? Semplice, con un’incursione sulla fascia sinistra di Vojvoda. De Sciglio non è un avversario così ostico come Kostic sull’altra corsia, e il kosovaro potrebbe colpire a suon di sgroppate e cross. Zero reti e 4 assist in 17 presenze. È arrivato il momento di togliere le ragnatele dalla sezione dei gol segnati, magari proprio in una delle partite più sentite dalla tifoseria.
NADIR ZORTEA (Sassuolo): Il trasferimento alla corte di Alessio Dionisi gli ha fatto bene al morale. Tre titolarità di fila, ma prestazioni non del tutto sufficienti, soprattutto al fantacalcio. Solo proprio contro la sua ex squadra, l’Atalanta, è riuscito a portare un sei in pagella. Le qualità del ragazzo non si discutono, forse serve solo un po’ di tempo per adattarsi ai nuovi meccanismi tattici richiesti dall’allenatore. Già dalla prossima giornata, contro una corsia mancina non del tutto impeccabile come quella del Lecce, potrebbe dire la sua. Tempo al tempo.
MALICK THIAW (Milan): Che il Milan abbia trovato in Thiaw il proprio perno della difesa? Da quand’è entrato in campo i rossoneri non possono più farne a meno. Fisico possente, puntuale nei tempi d’anticipo e nelle marcature. Il centrale tedesco rasenta alla perfezione il prototipo ideale di difensore di cui Pioli ha bisogno. Passato alla difesa a tre, adesso anche Thiaw, grazie alle sue prestazioni convincenti, sta trovando il suo spazio. E da quand’è titolare il Milan non ha più preso gol. Coincidenze? Difficile a dirsi. Contro la frizzante Atalanta di Gasperini non sarà di certo una passeggiata, visto anche l’ultimo risultato negativo con il Lecce in campionato, ma Thiaw potrebbe dare prova delle sue capacità ancora una volta. Fermare i vari Lookman, Hojlund e compagnia potrebbe consacrarlo: ad ora, infatti, sembra quasi lo stesso percorso di Kalulu e Tomori di qualche anno fa.
ONDREJ DUDA (Verona): Dalla Repubblica Ceca all’Italia, passando per la Germania, tra Colonia e Hertha Berlino. Il Verona ha trovato il proprio nuovo fulcro di gioco del centrocampo. Partito Ilic, ora è Duda l’incaricato numero uno per giostrare le manovre di gioco comandate da Zaffaroni e Bocchetti. Esperienza sulle spalle, un piede delicatissimo e una visione di gioco notevole. Questi gli ingredienti di una ricetta chiamata Ondrej Duda. Gli manca ancora il bonus in Italia, fin qui 4 presenze e zero reti e assist, ma in un Hellas in netta ripresa e che affronterà una Fiorentina fragile in campionato, chissà che non possa colpire, magari dalla distanza.
ROBERTO SORIANO (Bologna): Dopo 65 partite a secco si è sbloccato, tra l’altro proprio contro la squadra che l’ha lanciato tra i grandi, la Sampdoria. Ora, però, Soriano dovrà approfittare del momento di estasi e grande forma per continuare a far funzionare a meraviglia la macchina che Thiago Motta ha pensato, progettato e messo in corsa. Il Bologna gira, gioca a calcio e convince ogni settimana di più. Ora è tornato pure al gol Soriano che sa come far male alle grandi. Ormai si è del tutto sbloccato e chissà che possa ripetersi contro l’Inter.
MATTEO PESSINA (Monza): Monza e Pessina sono legate da un legame inscindibile. Totem del progetto targato Berlusconi e Galliani con la fascia al braccio. Leader tecnico e carismatico della squadra, tuttofare in campo e pure rigorista. Insomma, Pessina si occupa di tutto. L’ex Atalanta è ovunque: recupera palloni, smista il gioco per i propri compagni, sa rendersi pericoloso con inserimenti dal tempismo impeccabile, Gasperini gli ha insegnato bene, e poi il fattore rigori, che non va mai sottovalutato. Contro una Salernitana in grandissima difficoltà, che ha raccolto un solo punto nelle ultime 5 partite, Pessina potrebbe metterci del suo. D’altronde i brianzoli, prima della gara persa per 0-1 con il Milan, erano gli unici imbattuti del campionato.
LAZAR SAMARDZIC (Udinese): Qualità e giocate di alto livello al servizio di Sottil. L’Udinese dopo un avvio sprint di campionato sta un po’ soffrendo, ma il tedesco ne sta approfittando per emergere. Il talento non si discute, i colpi ce li ha nel proprio repertorio. Dribbling ubriacanti, passaggi filtranti in profondità per gli scatti dei propri compagni, una finezza con il mancino in grado di rendere insidiosa ogni traiettoria. Mattone dopo mattone, partita dopo partita, Samardzic si sta prendendo sulle spalle il centrocampo bianconero. E con un’Udinese un po’ in affanno nelle ultime uscite, i friulani si affideranno ai suoi piedi fatati per riemergere. 4 reti e 2 assist in 19 presenze sono un bottino di tutto rispetto. Numeri destinati a salire: la difesa dello Spezia è la seconda più perforata di tutta la Serie A.
FEDERICO BONAZZOLI (Salernitana): Chi, se non Bonazzoli, per risollevare le sorti di una squadra allo sbando. Via Nicola, dentro Sousa, che avrà bisogno di tempo per imprimere le proprie idee calcistiche nelle menti dei suoi uomini. Mai semplice. Con la Lazio è arrivata un’altra sconfitta, ma con il Monza i granata sono chiamati a un’inversione di marcia. I biancorossi sono in grande forma, ma la zona retrocessione è sempre più vicina. L’attacco del nuovo tecnico portoghese è più sterile che mai e servirà un colpo del proprio attaccante per tornare a sorridere. Bonazzoli ce li ha, deve solo tirarli fuori dalle tasche. Lo score di 2 gol e 2 assist in 19 presenze può migliorare. Non sarà semplice, ma neanche impossibile.
ELDOR SHOMURODOV (Spezia): Da quand’è arrivato allo Spezia non ha ancora timbrato il tabellino, ma in una partita fondamentale per la salvezza come quella che si giocherà contro l’Udinese alla Dacia Arena, dovrà cercare in tutti i modi di aiutare la propria squadra. Al Genoa i suoi fantallenatori se n’erano innamorati e le sue qualità non possono essere messe in dubbio. Tra l’altro, contro un’Udinese povera di centrali di difesa e che potrebbe cambiare modulo visti i soli Masina e Becao a disposizione, l’uzbeko potrebbe approfittarne per inserirsi negli spazi lasciati vuoti da una difesa che avrà bisogno di un po’ di tempo prima di trovare la giusta quadra. Il passaggio da una linea a tre a quattro non è mai scontato.
SAM LAMMERS (Sampdoria): Un solo assist con la maglia blucerchiata da gennaio nella partita beffa con il Monza, pareggiata all’ultimo da un calcio di rigore realizzato da Pessina. La Sampdoria è sempre più vicina alla Serie B e non potrà di certo essere il solo Gabbiadini a trascinarla e a sperare in una salvezza che appare utopia. Servirà anche l’apporto del centravanti olandese, che già alla prossima di campionato proverà a impensierire una difesa che potrebbe essere un po’ stanca dalle fatiche europee, come quella della Lazio di Maurizio Sarri, che giovedì sera ha affrontato il Cluj in Conference League. Stankovic deve provare il tutto per tutto e affidarsi ai suoi giocatori di maggior qualità. Una giocata, un rimpallo fortunoso: basta poco per riaccendere le speranze.