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Milan, Rafael Leao: “A Reggio Emilia sembrava di essere a Milano”

La scorsa stagione per i rossoneri è stata un ritorno alla felicità dopo molti anni. Tra i vari protagonisti c’è, sicuramente, Rafael Leao, che è stato fondamentale per il raggiungimento dello scudetto del Milan. Un campionato combattuto fino alla fine con i cugini dell’Inter e che si è deciso solamente all’ultima giornata. L’attaccante ha sottolineato che, nonostante giocassero lontani da San Siro, sembrava di stare a Milano. Questa annata è stata, probabilmente, quella della consacrazione per il numero 17. Ha segnato 11 goal in 34 presenze, dei quali uno fondamentale nella vittoria 1-0 contro la Fiorentina in una partita molto chiusa. Dal punto di vista personale ha conquistato il premio di MVP del campionato. Tutto questo ha fatto, quindi, molto parlare di lui, ma Rafael Leao ha spiegato come gli interessi il campo e ha sottolineato il grande rapporto che c’è nello spogliatoio del Milan.

Milan, le parole di Leao

Alle varie considerazioni sul suo valore il portoghese non sembra interessato: “Quella è una cosa a cui non penso. Il mio valore reale è un’altra cosa. Dio mi ha regalato il talento e io devo esserne grato e continuare a lavorare duro per non sprecarlo“. Ha parlato anche dei tifosi rossoneri e dell’ultima emozionante partita a Reggio Emilia contro il Sassuolo: “Il calcio senza tifosi è un’altra cosa, non c’è altro da aggiungere. A Reggio Emilia, nella gara decisiva, sembrava di essere a Milano. E poi la marea di gente che ci ha accolti al nostro ritorno in città e il giorno dopo nella parata col pullman scoperto. No, le sensazioni che si provano nella vita reale sono un’altra cosa”. Sullo spogliatoio: “L’amicizia è un valore importantissimo. Questo crea gruppo, unità di intenti e anche di valori“.

Sulla sua attività sui social e sul legame con la famiglia ha, poi, continuato: “La mia vita quotidiana è un mix naturale tra reale e digitale, siete voi non nativi digitali che vi ponete sempre il problema. È un onore essere un esempio per i più giovani. Quello che faccio in campo voglio trasmetterlo alla famiglia, voglio fare bene per loro. Sono molto legato e con il primo stipendio ho comprato subito la casa per loro” Come ultima cosa ha raccontato ciò che ama fare quando non gioca a calcio: “Mi piace molto rappare e penso che quando finirò la mia carriera di calciatore potrei fare quello, nella vita. Per ora è un passatempo e basta. La PlayStation è sicuramente tra i miei hobby. Gli eSports sono un trend in grande sviluppo. Credo però che le emozioni che regala un evento come una partita di calcio reale, dal vivo, siano imparagonabili

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Redazione