Qatar 2022: le 5 sorprese nate dal 2000 in poi
Il Mondiale in Qatar è entrato nel secondo turno dei rispettivi gironi e dopo nemmeno una settimana ci ha già regalato risultati del tutto inaspettati ma anche diversi giovani in vetrina che stanno mostrando un grande talento: questo è il Mondiale dei giovanissimi già affermati, da Vinicius a Bellingham, da Gavi a Pedri e tanti altri. Sono tanti, però, anche i giovani poco conosciuti che stanno sorprendendo in questo inizio. Di seguito vi presentiamo le 5 sorprese di Qatar 2022 nate dal 2000 in poi.
Le 5 sorprese di Qatar 2022 nate dal 2000 in poi
GONZALO PLATA (Ecuador) – Uno dei talenti più cristallini dell’Ecuador è sicuramente l’esterno d’attacco classe 2000, Gonzalo Plata. Dopo gli inizi nelle giovanili del Fedeguayas e dell’Independiente del Valle, è approdato in Europa, allo Sporting Lisbona. Nell’estate del 2021 si trasferisce in prestito in Liga al Real Valladolid con cui sta completando la sua maturazione. Ala destra rapida e dotata di un dribbling secco e fulmineo. Gonzalo Plata sta sbocciando in questo inizio di Mondiale, contribuendo alle ottime prestazioni dell’Ecuador che ha vinto col Qatar e pareggiato con l’Olanda.
YUNUS MUSAH (Stati Uniti) – Il centrocampista statunitense classe 2002, Yunus Musah è una delle grandi sorprese degli Stati Uniti e del Mondiale in Qatar. Il 19enne ha cittadinanza inglese ma veste la maglia degli Stati Uniti. Cresciuto calcisticamente nelle giovanili dell’Arsenal, ha iniziato la carriera professionistica nel Valencia, suo attuale club. In nazionale sta controllando egregiamente il centrocampo insieme al talento del Leeds, Tyler Adams. Musah gioca sia da mediano che da mezz’ala e vanta una grande progressione palla al piede. Un gioiello che sta già lanciando segnali molto importanti.
MOISES CAICEDO (Ecuador) – Il faro del centrocampo dell’Ecuador e una delle più grandi rivelazioni di questo Mondiale è senza dubbio Caicedo. E’ l’equilibratore della nazionale sudamericana guidata dal c.t. Gustavo Alfaro. Centrocampista centrale classe 2001 che milita in Premier League, nel Brighton di De Zerbi, con cui ha collezionato 14 presenze e un gol. Anche lui, come il compagno di nazionale, Gonzalo Plata, proviene dalle giovanili dell’Independiente del Valle. Caicedo, però, ha preso una strada diversa, ma anche lui sta trascinando l’Ecuador in questo Mondiale. Le sue caratteristiche si sono viste chiaramente contro Qatar e Olanda: recupera palloni, garantisce intensità e inserimenti, ma soprattutto equilibrio. Un giocatore già abbastanza completo.
MOHAMMED KUDUS (Ghana) – Una delle sorprese più interessanti di questo Mondiale in Qatar. Se pur non abbia ancora segnato, Kudus è uno dei talenti più puri del Ghana che ha perso di misura contro il Portogallo. Proprio in quella partita, il talento dell’Ajax classe 2000 ha dato freschezza e velocità al centrocampo ghanese, nel ruolo di regista. Personalità da veterano e capacità di proporsi costantemente in zona offensiva, sfruttando anche la conclusione da fuori col suo mancino educato. Un diamante grezzo da tenere d’occhio con attenzione.
TIMOTHY WEAH (Stati Uniti) – Timothy Weah ha segnato all’esordio, portando momentaneamente avanti gli Stati Uniti sul Galles. Un gol che ha ricordato molto il padre George nelle movenze: a grandi falcate, il classe 2000 di origini liberiane ha bruciato sul tempo il difensore avversario, dimostrando di avere grande freddezza sotto porta. Il figlio d’arte veste la maglia del Lille dall’estate 2019 ma ha un passato nelle giovanili del Paris Saint-Germain. Le sue giocate avranno un peso specifico notevole nella sfida decisiva contro l’Iran. Buon sangue non mente.
A cura di Cristiano Simeti