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Inter, Sanchez è rinato: come cambiano le gerarchie nell’attacco nerazzurro?

sanchez inter

Alexis Sanchez è in netta crescita dopo l’inizio di stagione in ombra. Il gol decisivo di ieri in Supercoppa contro la Juventus lo dimostra a pieno. Entrato a mezz’ora dalla fine ha provato in tutti i modi a trovare il gol, poi arrivato grazie ad un errore di Alex Sandro e all’assist di Darmian. Vediamo però come cambiano ora le gerarchie nel reparto avanzato della squadra di Inzaghi.

Le parole dopo la partita

Nei primi mesi di stagione il giocatore cileno era decisamente la terza o quarta scelta per Inzaghi. Pian piano, però, sta scalando posizioni, anche grazie ai frequenti problemi fisici di Correa. Come detto da lui ieri sera nel post-gara: “Quando non gioco mi sento un leone in gabbia”. Come dargli torto, visti i suoi ingressi nelle ultime gare. Tanta corsa e qualità che fanno vedere a pieno quanto l’ex Barcellona e Arsenal stia bene fisicamente.

Anche ieri, nell’intervista a Mediaset, ha ricordato quanto ci rimanga male se non viene scelto tra gli undici titolari, tant’è che in finale di Supercoppa si aspettava di giocare dall’inizio. Una fame non scontata quella del classe ’88.

Come cambiano le gerarchie nell’attacco dell’Inter?

In ottica Fantacalcio, dunque, se avete Sanchez, tenetevelo stretto e non svincolatelo. Nella seconda parte di stagione, con le coppe in arrivo, potrà avere più spazio di quanto ne ha avuto fino ad ora. Inoltre, con questa forma fisica Inzaghi dovrà pensarci due volte prima di lasciarlo in panchina.

Se nella vostra lega è svincolato, invece, potete farci più di un pensierino all’asta di riparazione, soprattutto se davanti avete bisogno di qualche bonus. Sicuramente, a rischiare di giocare meno sarà Correa. L’argentino non è mai sbocciato quest’anno e i tanti problemi fisici lo stanno condizionando.

L’attaccante inamovibile, invece, sembra essere Lautaro Martinez. Il Toro è quello che ha giocato di più lì davanti e Inzaghi difficilmente rinuncia a lui, se non per farlo riposare. Dunque, anche Dzeko potrebbe accomodarsi in panchina più frequentemente con un Nino Maravilla in queste condizioni.