“A me Hickey piace perchè ha le palle“. Parlava così del suo terzino, poco meno di un anno fa, Sinisa Mihajlovic. Lo scozzese classe 2002 è arrivato in Serie A nella stagione, forse, più complicata della storia: a 18 anni è stato catapultato in una realtà completamente diversa rispetto al suo Hearts FC, squadra in cui è cresciuto in Scozia. Aggiungici la pandemia ed è il mix perfetto per non partire con il piede giusto.
E infatti la sua prima annata nel nostro campionato, la 2020/21, non è stata entusiasmante: sebbene il suo nome alle aste del fantacalcio avesse attirato anche i più esperti, le prestazioni sul campo non sono state affatto all’altezza. In totale ha giocato solo 11 partite, guadagnandosi 3 gialli e un cartellino rosso. Oltre a questo, ha saltato 14 match per infortunio e 4 per il coronavirus. Insomma, c’erano tutte le motivazioni del mondo per non fare il suo nome all’asta se quest’anno.
Eppure Mihajlovic aveva ragione. Ha le palle: chiunque al suo posto avrebbe potuto già mollare, invece, in queste prime giornate ha dimostrato di essere un giocatore completamente rinato. E se l’anno scorso era il sostituto di Djiks, attualmente è il terzino sinistro irremovibile del Bologna. E nell’ultima gara contro la Lazio è stato uno dei protagonisti, non solo per il gol.
Oltre ad essere migliorato in fase difensiva, su 7 tentativi di dribbling, è riuscito a superare l’uomo per ben 6 volte. L’ultimo step per la sua crescita, ora, è quello di riuscire a fornire più assist possibili ai compagni con i suoi cross (solo 1 realizzato contro i biancocelesti).
La sua media al fantacalcio, 6,64, non può far altro che crescere. Ha già giocato più della metà delle partire rispetto alla scorsa stagione e il sui mancino dalla distanza ha già fatto male due volte ai portieri avversari. Se siete in difficoltà nel reparto arretrato, quindi, sapete già chi prendere durante questa sosta nazionali.
A cura di Andrea Molinari