Cosa hanno in comune McKennie, Miranchuk, Sottil e Scamacca? Un grande talento e una situazione irrisolta al fantacalcio. A inizio stagione, il loro ruolo al fantacalcio non era chiaro, dopo le prime 7 giornate la situazione è ancora enigmatica. Tra chi ha sprecato le chanches ricevute e chi non ha avuto minuti a disposizione, la loro gestione è ancora tutt’altro che semplice. Stiamo parlando di giocatori che hanno indubbiamente un grande potenziale, ma che – per un motivo o per un altro – ancora non sono riusciti a diventare protagonisti.
Chi li ha acquistati per la propria rosa, scommettendo sul loro talento, ora è in una situazione difficile. Scambiare uno di questi giocatori potrebbe portare a un grande rimpianto – qualora esplodessero chi se lo perdonerebbe? -, ma allo stesso tempo tenerli in squadra tutto l’anno può portare a numerose insufficienze e insoddisfazioni. Schierarli, infatti, è sempre un rischio: tra s.v., 5 in pagella o bonus inaspettati non si sa mai cosa aspettarsi. In questo focus vi suggeriamo come gestirli.
WESTON MCKENNIE (Juventus) – La passata stagione è stato tra i migliori della Juventus di Pirlo, quest’anno con Allegri ci si aspettava la sua definitiva consacrazione. L’unico dubbio era legato alla folta concorrenza nel centrocampo bianconero e si temeva potesse avere poco spazio. In campionato ha giocato 5 partite, senza mai trovare la via del gol. Anche gli assist sono ancora fermi a zero, una delusione per i fantallenatori. La sua duttilità da punto di forza sembra essere diventata una difficoltà in più, fatica a trovare la giusta posizione in campo e al momento non ha reso bene in nessun ruolo. Il ritorno di Arthur non è una buona notizia per chi ha McKennie in rosa, la concorrenza aumenta e i minuti per Wes potrebbero diminuire. Schierarlo contro la Roma può essere un azzardo, ma vale la pena aspettarlo perché il potenziale è veramente alto.
ALEKSEJ MIRANCHUK (Atalanta) – Lo scorso anno lo si giustificava dicendo che doveva ancora adattarsi al nostro campionato, quest’anno era lecito aspettarsi qualcosa in più. Gasperini lo ha schierato da titolare in due occasioni, ma in entrambe ha deluso. Con 4 presenze in Serie A è ancora a secco di bonus e ha una media voto del 5,62. Le prestazioni deludenti lo hanno portato in fondo alle gerarchie di Gasp, ma l’infortunio di Pessina potrebbe regalargli qualche occasione in più. Con le sue giocate dovrà guadagnarsi nuova fiducia, le potenzialità le ha, sta a lui dimostrare il suo valore. Contro l’Empoli, se non avete alternative migliori, potete schierarlo sperando in una sua rinascita.
RICCARDO SOTTIL (Fiorentina) – Tornato dal prestito al Cagliari, questa poteva essere la sua stagione. Il giovane esterno ha una grande capacità di corsa e dribbling, ma pecca di continuità. A inizio stagione sembrava in ballottaggio con Callejon per completare il tridente viola accanto a Vlahovic e Nico Gonzalez. Dopo le prime 7 di campionato, questa è la situazione: Callejon è il titolare, ma Riccardo non è neanche il primo ricambio. Complice la grande intesa tra Italiano e Saponara, è stato sorpassato da quest’ultimo e ora si ritrova in fondo alle gerarchie dell’allenatore ex Spezia. Nei giorni scorsi è arrivata la notizia del suo rinnovo di contratto, indice di quanto la società creda nelle sue potenzialità. Avrà sicuramente altre possibilità per dimostrare il suo valore, ma la concorrenza è aumentata. Contro il Venezia può essere una sorpesa di giornata, ma il rischio senza voto è dietro l’angolo.
GIANLUCA SCAMACCA (Sassuolo) – Le aspettative su di lui sono altissime, per tanti è il futuro attaccante titolare della Nazionale. Al momento, però, fatica a trovare spazio nel Sassuolo di Dionisi e, di conseguenza, è ancora a secco di bonus. Dopo la partenza di Caputo, sembrava destinato ad avere molti più minuti a disposizione, ma così non è stato. L’allenatore neroverde, per ora, gli preferisce Defrel o Raspadori. Nelle ultime partite prima della sosta, Gianluca ha giocato solo i minuti finali, senza mai poter incidere sul match. Dionisi e la società hanno sempre parlato bene di lui, la sensazione è che avrà le sue occasioni nel proseguo della stagione. Chi lo ha in rosa deve avere pazienza, il suo momento arriverà. Per ora, però, è meglio non schierarlo nel vostro tridente titolare.
A cura di Emiliano Tomasini