Serie A, 5 azzardi al Fantacalcio per la 7ª giornata di Serie A
La 7ª giornata di Serie A è alle porte, e con lei i dubbi di formazione: metto uno o metto l’altro? Chi lascio in panchina? Al fantacalcio non si vince soltanto con i gol dei top player, ma anche con i bonus più inaspettati. Andiamo quindi alla scoperta di 5 giocatori che potrebbero regalare – a sorpresa – una gioia ai propri fantallenatori. Se siete amanti del rischio, questi calciatori fanno al caso vostro.
5 azzardi per la 7ª giornata
WILFRIED SINGO (Torino) – Sabato il Torino affronterà la Juventus, fresca della vittoria in Champions League contro il Chelsea. Per i granata sarà tutto tranne che una partita facile, ma gli esterni sotto la guida di Ivan Juric hanno sempre una marcia in più. Che possa essere l’ivoriano a sbloccare il derby della Mole?
NAHUEL MOLINA (Udinese) – Molina aveva cominciato la stagione nel migliore dei modi, con un gol e un assist nelle prime due giornate di Serie A, poi il vuoto. L’Udinese ha dovuto affrontare molte partite complesse e il rendimento dell’esterno argentino è calato. Contro la Sampdoria c’è la possibilità che il classe 1997 si sblocchi.
BRYAN CRISTANTE (Roma) – La Roma di Josè Mourinho dopo la vittoria del derby della Capitale vorrà ripetersi anche contro l’Empoli. Contro la Lazio, però, non tutti hanno convinto a pieno, e tra questi va nominato sicuramente Cristante. Il centrocampista italiano al fantacalcio non entusiasma, ma ha tempi di inserimento e un buon colpo di testa: questa settimana contro la squadra di Andreazzoli potrebbe sorprendere.
DENNIS JOHNSENS (Venezia) – Sempre titolare, tanta corsa e ottime giocate, l’unica cosa che è mancata a Johnsen in questo inizio di stagione è stato il gol. Il Verona non sembra un avversario insormontabile: il +3 sarebbe la ciliegina sulla torta.
ANDREA PINAMONTI (Empoli) – Ad inizio stagione Andreazzoli gli aveva preferito Cutrone, poi la svolta: prima il posto da titolare e poi il gol nella partita successiva. Ora Pinamonti contro la Roma vorrà continuare a fare bene, per convincere una volta per tutte l’allenatore delle sue qualità.
A cura di Jacopo Pigliacampo