Riccardo Saponara è sempre stato un grande talento, ma molte volte è rimasto inespresso. Da qualche tempo, però, sembra aver trovato la sua dimensione e la ragione è una sola: Vincenzo Italiano. L’allenatore della Fiorentina lavorato con il trequartista già negli ultimi sei mesi allo Spezia, impiegandolo con regolarità quando le condizioni fisiche del giocatore glielo permettevano.
A Firenze Saponara non ha mai convinto. Per questo motivo si pensava che, al rientro dal prestito, la sua partenza fosse scontata, considerando anche la folta concorrenza nel reparto di centrocampo della Fiorentina. Invece, dall’arrivo di Italiano, la sua conferma non è più stata in discussione, con il nuovo allenatore che ha subito puntato sul suo numero 8 come elemento importante della rosa.
La prestazione con il Genoa ha evidenziato le grandi qualità del classe 1991. Dopo stagioni molto complicate, Saponara sta pian piano ritagliando grande minutaggio nelle gerarchie di Italiano. Il match di domenica contro l’Udinese si presenta come una ghiotta occasione per il ventinovenne di Forlì, potendo approfittare dell’assenza per squalifica di Nico González. Saponara scalda i motori e si prepara a confermare quanto di buono visto contro il Grifone.
Che Saponara potesse avere il suo spazio in questa Fiorentina era prevedibile, ma le ultime prestazioni potrebbero cambiare ulteriormente le carte in tavola. Soprattutto in ottica fantacalcio. Dalla sua, il numero 8 ha la duttilità, potendo agire sia da mezzala, sia da esterno, oltre che da trequartista, qualora Italiano cambiasse modulo. Inoltre, tra i centrocampisti viola, è quello che, insieme a Bonaventura, ha più bonus nelle gambe se in forma sia fisicamente sia mentalmente.
Se, dunque, a inizio stagione Saponara poteva risultare la sesta o la settima scelta per il centrocampo di Italiano, con il goal e l’assist registrati contro il Genoa le gerarchie potrebbero cambiare. Il trequartista potrebbe conquistare sempre più spazio nel corso della stagione, a partire dal match di domenica con l’Udinese.
A cura di Andrea Bonafede