Ad agosto era impossibile: prendi all’asta di febbraio questi calciatori

Li trovi ancora nella lista svincolati, quindi rendi questi calciatori degli obiettivi per l’asta di riparazione invernale del fantacalcio

Premessa: quest’articolo non include di proposito tanti di quei calciatori che si consiglia di puntare all’asta di riparazione invernale del fantacalcio. Il suo obiettivo è riporre visibilità su determinati profili che ad agosto e settembre era improbabile (talvolta impossibile) acquistare. Capirete da soli la motivazione: un lungo infortunio, scarsa appetibilità, gerarchie sfavorevoli, aspettative sbagliate o addirittura assenza dal listone. Ciascun paragrafo contiene un nome con analisi anessa.

Benjamin DOMINGUEZ (Bologna) – Traslocando dall’Argentina necessitava per forza di cose un periodo di conoscenza della metodologia di lavoro italiana. Prima presenza in A il 19 ottobre, palcoscenico per mettersi in mostra la Coppa Italia (gol e assist col Monza). Dal 15° turno in poi Italiano l’ha sempre lanciato titolare: due 7, un 6, doppietta al Verona e un 6.5. Unica pecca sia listato attaccante, da centrocampista avrebbe fatto gola al mondo intero. Resta un buon fantasista dal rendimento assicurato.

Patrick CIURRIA (Monza) – Spunto amarcord. Dimenticate i tempi in cui sfornava 6 gol + 6 assist da esordiente con Palladino, tuttavia riesumato da Bocchetti pare abbia mantenuto propensione offensiva e fiuto sotto porta. Comodo soprattutto a chi ne schiera quattro in mezzo, ma pur sempre valido in una mediana a tre in alternanza.

Amin SARR (Hellas Verona) – Lungimirante chiunque vi abbia speso un credito in estate. Attenzione, niente proclami, resta una pedina da lotta salvezza. Tutto sommato però Atalanta, Parma e Bologna (alle quali ha segnato) sono avversarie intuibili da un bravo fantallenatore. Zanetti sta premiando il cresciuto feeling con Tengstedt, dalle cui combinazioni nasceranno altri bonus.

Fantacalcio, segna in agenda questi nomi per l’asta di riparazione invernale

Mattia FELICI (Cagliari) – Chi proprio fatica a prendere insufficienze merita considerazione. Se inoltre il curriculum presenta l’assist facile (già 3 a referto), allora si aprano gli occhi. Solo una prodezza di Maignan gli ha negato la prima rete in massima serie alla Scala del calcio.

Medon BERISHA (Lecce) – Peccato per lo stop fisico di qualche settimana, poco cambia in realtà. Trasmette la sensazione di rispecchiare al meglio il ritratto del playmaker desiderato da Marco Giampaolo. Contemporaneità sportiva allo stato puro: visione e tocco, regia e rifinitura. Componenti piacevoli per coloro i quali sono chiamati ad assegnare voti.

Appunta anche loro: a pochi crediti entrano in rosa

Oumar SOLET (Udinese) – Classico caso della gemma scoperta anni addietro nei videogames manageriali che si rivela alla realtà umana. Ragazzo – ma non più ragazzino –, fisicamente imponente, vittorioso al duello, ciononostante poco falloso. L’abito Udinese gli veste da gala e i pagellisti lo simpatizzano già, statene certi.

Jean BUTEZ (Como) – Serviva giusto qualche respinta, comunicazione funzionale ai compagni e un buon posizionamento. Niente di eclatante per chi decide di intraprendere la carriera da portiere. L’impressione è che, finalmente, dopo un girone d’andata al limite dell’agonia, il cinematografico pubblico del Sinigaglia smetterà di assistere a una papera dopo l’altra.